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“Avrei evitato volentieri di rispondere una prima volta alla Senatrice Di Girolamo, se lei per prima non avesse cercato una polemica tanto puerile quanto inutile tirandomi in ballo senza alcuna ragione e motivo fondato. Se rilegge bene il mio intervento sul Reddito di Cittadinanza capirà, tardivamente ma auspicabilmente, che avevo fatto un rilievo ben preciso sui comportamenti di alcuni percettori, non sulla misura in sé. Ma con la fretta di diventare la protagonista di un intervento mirabile, come quello sulla fontanella della Stazione di Sulmona di qualche anno fa, ha accusato maldestramente la sottoscritta per la presunta mancanza di progetti del mio Comune per l’impiego dei percettori della misura. E a questo, ovviamente, ho replicato per dovere di chiarezza e per smentire una notizia palesemente falsa. Avrebbe fatto meglio a prenderne atto e ad evitare una nuova sortita pasticciata e senza senso, tirando in ballo il Presidente della Regione e persino il Presidente Berlusconi. Quanto ai commenti a lei rivolti sotto il mio post su facebook, le ricordo le gravi offese personali che ho ricevuto da molti sostenitori del suo partito quando mi sono candidata al Senato. Perciò si risparmi una morale inutile e s’impegni a lavorare per i tanti problemi del territorio. In questa polemica è voluta entrare lei  solo per impegnare qualche ora del suo tempo”.digirolamo
Così ha risposto la sindaca Di Nino alle polemiche della senatrice Di Girolamo la quale, a sua volta, ribatte: “I Sindaci della Valle Peligna, vecchi e nuovi, sanno che le norme e le procedure le conosco molto bene avendo sollecitato più volte le Amministrazioni del territorio ad attivarsi tempestivamente per coinvolgere i percettori di Reddito di cittadinanza in servizi utili alle comunità locali. Nonostante ciò, una Sindaca in particolare preferisce continuare con dichiarazioni che hanno l’inevitabile e ben calcolabile effetto di rovesciare un’ondata di fango su una misura che ha lo scopo di aiutare le persone più deboli e bisognose, spesso famiglie con bambini, e che nella crisi globale scatenata dalla pandemia ha avuto il merito di evitare danni sociali ben peggiori. In una sua “replica”, la Sindaca peligna ha dichiarato i motivi delle sue difficoltà: i Centri per l’impiego non hanno selezionato i destinatari della misura in base ad attitudini e competenze per premettere al suo Comune di coinvolgerli nei suoi Progetti Utili alla Collettività. E la colpa di chi sarebbe? Della norma “pensata in maniera discutibile”. Si è guardata bene, invece, dal puntare il dito verso la Regione Abruzzo a guida Marco Marsilio da cui dipendono i centri per l’impiego. Non riuscendo a guardare a destra nelle sue lamentele, la prima cittadina ha evitato di dire che, nonostante i fondi messi a disposizione dal Governo già da due anni, a settembre del 2021 l’Abruzzo era ancora una delle sette regioni italiane dove non c’erano state assunzioni nei centri per l’impiego. Bisognerebbe ricordarle che “è buona norma, soprattutto per chi occupa cariche importanti, informarsi correttamente e con cognizione di causa, prima di lanciare rilievi inopportuni”. Quindi, invece che perdere tempo ad offendere me, con persone nei commenti ai suoi post che si sono spinte ben oltre l’ammissibile, farebbe bene a spronare il presidente Marsilio a recuperare il grave ritardo accumulato nell’investire quanto il Governo gli ha messo a disposizione per potenziare quei Centri per l’impiego che non hanno mai brillato per qualità del servizio offerto. Poiché un Sindaco non deve mai cadere nella propaganda politica di parte, ci aspettiamo una tempestiva presa di posizione anche rispetto alla Regione Abruzzo a trazione centrodestra per l’immobilismo manifestato sui Centri per l’impiego e un contestuale suo apprezzamento del Reddito di cittadinanza che sta consentendo a un gran numero di suoi concittadini di mantenere un po’ di dignità in un momento storico così difficile e complicato. Per la nostra Sindaca non dovrebbe essere difficile: perfino Silvio Berlusconi ha cambiato idea sul reddito di cittadinanza!”

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