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Con un’ordinanza, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha disposto la chiusura delle scuola comunali che verranno utilizzate per gli screening di, dalle 14 di domani, venerdì 4 dicembre, e per l’intera giornata di sabato 5 dicembre saranno chiuse le seguenti scuole: Musp n. 12 via Scarfoglio, scuola primaria di San Francesco in via Moscardelli n. 62, scuola primaria di Pile in via Salaria Antica Est, Musp n. 10 “Mariele Ventre” in via Ficara (Pettino), scuola media Patini a Pettino, Musp della scuola elementare di Coppito, scuola materna di Preturo, Musp di Sassa via L’Aquila, Musp di Pianola, Scuola media “Dante Alighieri” di Paganica in via Onna, Musp di Paganica in via degli Alpini, Musp di Gignano.
In queste scuole le postazioni per i test saranno attivate solo sabato 5 e domenica 6 dicembre, secondo un calendario di orari che sarà diffuso giorno per giorno.

Sono iniziati stamani i test dello screening nelle frazioni dell’Aquila, alle 8 sono entrati in funzione i drive through (percorsi veloci in auto) dello stadio “Acconcia” di Acquasanta, a via La Malfa (zona Motorizzazione) e all’ex multisala di Monticchio. E’ stata intensa l’affluenza dei cittadini.

“Soprattutto nelle frazioni – ha spiegato il sindaco Pierluigi Biondi – c’è stato un grande afflusso di cittadini, che ha parzialmente rallentato gli spostamenti delle cliniche mobili. Inoltre, le squadre degli addetti comunali sono state impegnate per allestire ulteriori linee allo scopo di rendere più rapide le operazioni dei tamponi. Questo, se vogliano, è un dato che ha un risvolto positivo, in quanto vuol dire che la popolazione ha ben compreso l’importanza di questa operazione. I cittadini residenti nei paesi possono comunque stare trnquilli in quanto, proprio in virtù della partecipazione piuttosto consistente, fisseremo altre giornate riservate alle frazioni. In particolare, ci scusiamo con i residenti di Santi, San Marco e San Vittorino, che saranno comunque ‘serviti’ dalle cliniche mobili per i test nella giornata di domani”.

Si precisa che non tutte le postazioni individuate sono aperte tutti i giorni. Quindi è fondamentale consultare giorno per giorno l’elenco delle postazioni aperte sul sito internet del Comune dell’Aquila e su www.vincilvirus.it, il portale dell’ente per l’emergenza coronavirus. In particolare, nelle pagine web https://vincilvirus.it/punti-prelievo-screening-covid-19/ e https://www.comune.laquila.it/pagina1958_screening-di-massa-della-popolazione-dellaquila.html è possibile trovare il file con l’elenco dei siti in cui sarà effettuato il test per venerdì 4.
Sulle stesse pagine è stato inserito anche il modulo on line – oltre quello cartaceo – per il consenso informato. Si raccomanda, in proposito, di presentarsi alle postazioni con il modello già compilato, allo scopo di accelerare le operazioni del tampone. Oltre che sui siti in questione, il modello può essere reperito all’Infopoint di piazza Battaglione degli Alpini, al terminal di Collemaggio, nelle farmacie, nelle tabaccherie che si sono rese disponibili.

Critiche, però, sono state mosse al sindaco Biondi da Paolo Romano, capogruppo Italia Viva e da Stefano Palumbo in quanto il Comune aveva chiesto la disponibilità delle associazioni anche per la refertazione.
“Ricordiamo – scrivono Palumbo e Romano – come a marzo, durante la prima ondata di contagi che fortunatamente risparmiò L’Aquila, le associazioni di volontariato di Protezione Civile convenzionate con il Comune furono volutamente tenute lontane dalle operazioni di supporto: questa amministrazione preferì impiegare l’Esercito per la consegna dei pacchi alimentari porta a porta, giustificando la scelta con la mancanza di una formazione specifica in capo alle associazioni per un servizio giudicato potenzialmente infettante. Incredibilmente, in questa seconda ondata che, a differenza di qualche mese fa vede L’Aquila nel caos contagi, e solo due giorni prima dell’avvio della campagna di screening alla popolazione, l’Amministrazione comunale, con una irrituale comunicazione via chat e senza aver fornito ad alcuno neanche una giornata formativa, ha chiesto a quelle stesse associazioni di protezione civile, ritenute impreparate fino a pochi mesi fa alla consegna pacchi, di rendersi  disponibili per la processazione dei tamponi rapidi, liquidando il compito assegnato come estremamente facile, alla portata di tutti e senza alcun rischio sia per la salute di chi lo effettua che per il corretto svolgimento della refertazione tamponi, dunque del risultato del test. Una richiesta che ha inevitabilmente costretto, loro malgrado, tutte le associazioni a ritirare in massa la loro disponibilità e che le ha viste automaticamente escluse, senza spiegazioni, dalle altre preziose operazioni di volontariato come le attività logistiche di supporto all’apertura del CoC, le operazioni di distanziamento sociale nelle file dei cittadini che devono sottoporsi a screening, la logistica di supporto alla compilazione del modulo da presentare al momento del tampone o la presenza, su linee telefoniche dedicate, per la diffusione di informazioni utili alla collettività. Il Coc, mai aperto durante la prima ondata e giudicato dal sindaco, al contrario dell’Unità di Crisi, uno strumento poco efficace alla logistica emergenziale, risulta comunque l’unico modo per attivare le convenzioni con le associazioni di protezione civile operanti sul territorio; si tratta delle stesse associazioni che in questi undici anni dal sisma si sono rivelate fondamentali durante alluvioni, incendi, nevicate, terremoti successivi e comunque durante ogni manifestazione pubblica che preveda un grande afflusso di pubblico in città.  Non sappiamo se le operazioni di refertazione dei tamponi alla popolazione siano state affidate adesso a persone formate per un compito così delicato, né chi si occupi dell’inserimento dei dati sanitari dei cittadini sulla piattaforma Asl; quello che non capiamo è perché Biondi, sindaco del capoluogo e presidente del Comitato ristretto dei Sindaci, non abbia interloquito per ora e per tempo con la Regione e con la Asl per un supporto logistico su uno screening che partiva con l’obiettivo di testare fino a cinquantamila persone nella sola città dell’Aquila. Eppure la filiera da Marsilio a Testa riconduce alla Meloni. Come ha il sapore dello scherno quel Grazie, Presidente! confezionato da Fratelli d’Italia su una operazione d’immagine della Regione con i tamponi forniti dal Governo. L’Aquila che, a differenza dei piccoli comuni, aveva a disposizione personale, sedi, strutture amministrative e associazionismo, ha mostrato la consueta altezzosità di chi amministra; e mai vorremo che le associazioni di protezione civile diventino per questa amministrazione l’alibi delle difficoltà organizzative di questa prima giornata”.

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