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Castel di Sangro- Il Consorzio Skipass Alto Sangro, il più grande comprensorio sciistico dell’Appennino che dal 1988 rappresenta le stazioni dell’area sciabile di oltre 110 chilometri che si sviluppa tra i Comuni di Barrea, Pescasseroli, Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso, ha diffidato la Regione Abruzzo la quale ha stanziato a favore del Centro Turistico del Gran Sasso spa un contributo di 270 mila euro, attraverso la legge 10 del 3 giugno scorso, per i mancati ricavi a causa dell’emergenza epidemiologica. Un provvedimento che determina una ingiustificata preferenza rispetto ad altre imprese turistiche abruzzesi operanti nel settore – alcune delle quali con la stessa configurazione societaria del Centro Turistico del Gran Sasso spa – anch’esse pesantemente afflitte dalle nefaste conseguenze dell’emergenza, tutt’ora perduranti nella loro piena gravità. Un contributo che peraltro non viene erogato per la realizzazione di un’opera o per l’effettuazione di un investimento strutturale, ma esclusivamente per surrogare le perdite, non meglio dettagliate e genericamente indicate, derivanti da mancati ricavi a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

In pratica, contesta il consorzio altosangrino, viene finanziata  la società Centro turistico del Gran Sasso spa, attraverso lo stanziamento di una somma in favore del Comune di L’Aquila, socio totalitario della società stessa.

Questa decisione scardina il principio di uguaglianza e di imparzialità, trasmette una devastante percezione e scalfisce significativamente il rapporto di fiducia istituzionale che deve, per contro, essere l’architrave portante di una sana e corretta relazione tra l’Amministrazione Regionale e gli operatori economici del territorio.

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