banner
banner

Sabato 29 ottobre, in piazza Risorgimento ad Avezzano, si svolgerà una manifestazione organizzata da Alice Abruzzo, un’associazione lotta all’ictus cerebrale, con il sostegno dei medici del reparto di neurologia dell’ospedale marsicano. L’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sui fattori di rischio di ictus cerebrale. In Italia l’ictus colpisce ogni anno oltre 100mila persone per un totale di un milione di pazienti nell’intera Europa. Nella Asl Avezzano Sulmona L’Aquila vi sono oltre 600 ricoveri l’anno per ictus cerebrale. Negli ospedali di L’Aquila e Avezzano è possibile praticare i più moderni trattamenti per la cura dell’ictus, sia con somministrazione di farmaci sia con procedure interventistiche per riaprire i vasi occlusi. La Asl, nel luglio scorso, per adeguarsi alle linee-guida nazionali e internazionali, ha delineato nuove procedure operative (attualmente in fase di attuazione) che renderanno possibile estendere fino a 24 ore le classiche 6 considerate l’intervallo di tempo utile per effettuare tempestivamente i trattamenti in fase acuta.

Sintomi. Improvvisa difficoltà a muovere un arto o un lato del corpo, ‘bocca storta’, disturbo nel parlare.

Terapie. La cura dell’ictus ischemico consiste nella trombolisi sistemica (somministrazione di un farmaco endovena per sciogliere il trombo che causa dell’ictus) o nel trattamento endovascolare (rimozione meccanica del trombo). I due trattamenti possono essere anche combinati tra di loro.

Prevenzione. “La maggior parte degli ictus”, dichiara la prof.ssa Simona Sacco, direttrice del reparto Stroke Unit dell’ospedale di Avezzano, professore ordinario di Neurologia all’Università dell’Aquila e presidente eletto European Stroke Organisation, “possono essere evitati con adeguate misure di prevenzione, tra cui niente fumo, alimentazione sana, attività fisica, perdere peso in eccesso, controllare i valori di pressione, colesterolo e glicemia, trattandoli se anomali”

Lascia un commento