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PETTORANO SUL GIZIO. “Mi sono coricata presto perché avevo necessità di riposare. Intorno alle tre ho sentito il suono del campanello e ho trovato i carabinieri fuori la porta di casa. Non mi ero accorta di nulla. La scena è stata straziante”. Sono queste le parole della 50enne che l’altra notte ha subito l’incendio dell’autovettura, sotto casa, a Pettorano. Gli inquirenti stanno seguendo tutte le piste. L’indagine parte proprio dal telefono, per analizzare cioè le ultime telefonate sospette che la donna avrebbe ricevuto nei giorni precedenti. Si sta inoltre verificando se, nella zona, ci sono telecamere di videosorveglianza nelle abitazioni. Quelle installate in casa della 50enne, al momento, non sono funzionanti. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, coordinati dal capitano, Giuseppe Testa, competenti territorialmente. Il sostituto procuratore della repubblica, Edoardo Mariotti, ha aperto un’inchiesta come atto dovuto. L’incendio risale alle tre nella notte tra martedì e mercoledì. Il rumore delle fiamme, accompagnato da un forte boato, era stato avvertito dai residenti della zona che hanno immediatamente allertato il centralino di emergenza dei vigili del fuoco. L’intervento dei pompieri, giunti da Sulmona con diversi uomini e mezzi, ha consentito di circoscrivere l’incendio e di evitare il peggio. Le fiamme infatti hanno distrutto la vettura della donna e hanno rischiato di lambire un altro mezzo, parcheggiato nelle vicinanze, in uso ai familiari della 50enne. I vigili del fuoco non hanno trovato tracce di liquido infiammabile anche se sulla natura dolosa del rogo ci sarebbero pochi dubbi, visto l’orario e le circostanze. Nelle prossime ore arriverà comunque, sul tavolo degli inquirenti, una relazione dettagliata per fugare ogni dubbio.

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