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SULMONA. Per il secondo anno consecutivo Sulmona partecipa al campionato italiano di rugby league ma la novità è rappresentata dalla nuova formazione chiamata Lega Italica che unisce attorno al capoluogo peligno i territori di Chieti, Atessa e Paganica. Al suo debutto ufficiale la squadra di Mauro Ranalli ha dovuto competere con avversari più attrezzati. Dopo la sconfitta a Roma contro i Gladiators per 40-20, la Lega Italica ha affrontato il secondo match in casa lo scorso sabato contro L’Aquila ma anche qui c’è stato il passo falso. Il risultato di 72-14 per gli aquilani determina l’eliminazione della Lega Italica. “La partita era difficile – commenta Ranalli – in quanto L’Aquila ha schierato anche giocatori della nazionale di rugby a 13 ed altri che hanno militato in Serie A. Nonostante tutto i nostri hanno fatto bella figura contro elementi di livello molto più alto”. Netto dunque il predominio dei neroverdi che sabato prossimo 16 giugno giocheranno allo stadio Fattori la partita decisiva per il passaggio del turno contro i Gladiators. “Dopo essere arrivati due volte in finale senza conquistare il titolo – afferma il capitano Nicolò Speranza – speriamo di riuscire quest’anno nell’impresa”. La gara di rugby league a Sulmona si è svolta nell’ambito della Notte Ovale che ha visto in campo dal pomeriggio bambini e ragazzi dall’under 8 all’under 14. La novità assoluta è stata la squadra femminile del Sulmona Rugby che ha affrontato il Vasto con un arbitro d’eccezione, il nazionale Under 20 Alessandro Forcucci. “Un gruppo di ragazze – spiega Ranalli – aveva espresso il desiderio di giocare a rugby. Ci siamo subito messi a disposizione e nel giro di una settimana abbiamo creato questa realtà che ha svolto solo tre allenamenti con le ragazze sono cresciute subito”. In serata sono stati aperti gli stand gastronomici nel pieno spirito del terzo tempo che proprio in occasione della Notte Ovale lascia sempre il segno. “Qualche anno fa – ricorda Ranalli – durante la Notte Ovale successe il cataclisma perché annunciai che non avremmo fatto il campionato di Serie C. Quest’anno invece abbiamo visto proprio tutti sul campo perché ognuno ha capito lo spirito che serve per portare avanti le attività. Essendo uno sport minore dobbiamo per forza stare insieme”.

Domenico Verlingieri

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