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“Nel percorso di salvaguardia dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto è fondamentale che sia il territorio, in particolare i Comuni, le Province, la Regione, gli Ordini degli avvocati e i parlamentari, a chiedere unitariamente al ministro della Giustizia di indicare, se non ci saranno utili provvedimenti legislativi, al Dipartimento del Ministero che i tribunali abruzzesi siano considerati aperti, salvo altre decisioni, che ovviamente lavoriamo per scongiurare. Oggi invece sono considerati chiusi, salvo proroghe. Questo genera problemi strutturali per le piante organiche”: lo dichiara il senatore del Partito Democratico Michele Fina che ha partecipato alla riunione del Comitato per la salvezza dei quattro tribunali abruzzesi.

Fina spiega che “questa è la priorità, al netto dell’impegno congiunto per l’approvazione di misure legislative e proroghe. Il problema delle piante organiche va infatti risolto alla radice nella dimensione amministrativa, viste anche le ricadute per l’immediato, ovvero per porre rimedio da subito alla grave carenza di personale che si riscontra nelle sedi giudiziarie. Nel corso della riunione del Comitato ho anche sottolineato i rischi di un eventuale inserimento del caso abruzzese nel percorso di rivisitazione totale della geografia giudiziaria di dimensione nazionale: sinora è stata in essere una specificità abruzzese che pur tra mille difficoltà ha permesso la sopravvivenza dei quattro tribunali. Confonderla in una questione nazionale potrebbe ostacolarla o spingerla su un vicolo cieco”.

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