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SULMONA –  Quell’incrocio dove ieri sono partiti i lavori per la realizzazione della rotatoria lo conosce bene. Come dimenticarlo. Ci sono esperienze che segnano per sempre anche se quell’attimo terribile, quando ha rischiato di perdere la vita, il consigliere comunale non lo ricorda. A Onda Tg parla Angelo Amori, uno dei numerosi automobilisti coinvolti nei rocamboleschi incidenti stradali sulla statale 17, all’altezza del bivio dei Cappuccini, più volte balzato alle cronache.“Sono passati diversi anni e quell’attimo in cui sono stato travolto in quell’incidente non lo ricordo ma forse è un bene perché sono ancora attivo dal punto di vista della guida. Sono vivo anche grazie all’aiuto del Signore che ripara dove l’operato dell’uomo non arriva”- dichiara il consigliere per poi ricordare che “quell’incrocio è diventato un bivio di grande traffico ed è un bene per tutti che si arrivi a questa operatività”. Per Amori, che ha sperimentato sulla propria pelle la pericolosità e il rischio di quell’arteria stradale, “la rotatoria è un deterrente notevole perché c’è una canalizzazione del traffico e si è costretti a rallentare grazie alla segnaletica” anche se è ben consapevole che molti incidenti si potevano evitare perché l’opera, le cui fondamenta si stanno gettando solo oggi, è attesa da anni.  Era il 10 dicembre 2012 quando la Fiat Panda sulla quale viaggiava il consigliere comunale, nei pressi del bivio per le Marane, fu  travolta  da una Mercedes Classe A proveniente da Pratola Peligna e diretta a Castel di Sangro. L’impatto fu durissimo e il muso della Fiat si accartocciò su se stesso. Amori, che riportò gravi traumi ad entrambe le gambe e un trauma cranico importante, fu ricoverato in gravi condizioni prima in ospedale e poi fu trasferito a Terni. Oggi fortunatamente quell’incidente è solo un brutto ricordo ma l’auspicio è che i lavori  appena partiti rispettino la tabella di marcia per mettere in sicurezza gli incroci pericolosi della statale, da via Cappuccini a via Pola, fino ad arrivare in via Montesanto.

Andrea D’Aurelio

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