banner
banner

SULMONA – Non un fiume di gente stamane davanti al Municipio chiuso ma solo una delegazione del comitato scuole sicure, di Italica e di Forza Italia. Tutti con una penna rossa in mano perché “rosso è il colore dell’emergenza”- hanno detto i manifestanti- “e non del Natale”. Un gesto simbolico che comunque non è passato inosservato. “Chiediamo di mettere al sicuro i nostri bambini spendendo i fondi a disposizione”- ha affermato il coordinatore di Italica Alberto Di Giandomenico- che ha ribadito il carattere apolitico della manifestazione. Si chiede quindi lo sblocco delle pratiche e l’apertura dei cantieri per i lavori di adeguamento sismico nelle scuole con lo slogan “dona una penna al Comune, si aprirà un cantiere”. Secondo Di Giandomenico anche i Musp nell’ex Caserma Cesare Battisti non possono considerarsi un obiettivo raggiunto. “E’ un fallimento perché è come dire a un operaio che chiude la fabbrica e arriva la cassa integrazione”- tuona Di Giandomenico. Appoggio all’iniziativa è stata garantita dal coordinatore cittadino di Forza Italia Antonio Menchinelli mentre Alessandra Fuà del comitato scuole sicure annuncia battaglia per l’adeguamento sismico dei plessi scolastici per l’incolumità degli studenti. A ricordare che i lavori del post sisma devono partire non solo nelle scuole è stato l’imprenditore Pasquale Di Toro. “Questa si è presentata come l’amministrazione del voltare pagina. Ora hanno le penne e ci scrivessero qualcosa in questa pagina”- ha concluso Alberto Di Giandomenico non senza provocazione.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento