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SULMONA – Un affidamento diretto di appena tre settimane, il tempo necessario per ottenere tutti i documenti mancanti dall’Agenzia delle Entrate e riaffidare l’appalto alla coop 2001, seconda in graduatoria dopo la Puritas che è stata esclusa. E’ quanto si è deciso a Palazzo San Francesco per lo svolgimento del servizio di pulizie, finito alla ribalta della cronaca con le undici lavoratrici della coop 2001 che attendono il pagamento arretrato degli stipendi di agosto, settembre, ottobre e novembre. La Filcams Cgil oltre all’esposto alla Procura che sarà presentato mercoledì, chiederà una nuova convocazione con il Prefetto. Il precedente appalto è scaduto lo scorso 30 ottobre e le dipendenti della cooperativa hanno proseguito a lavorare, rassicurate sul fatto della proroga che formalmente non è mai arrivata. Da lì la decisione di ricorrere alle ferie forzate in attesa dello sblocco della situazione che ora rasenta il paradosso dal momento che per tre settimane il servizio sarà affidato a un’altra ditta. Niente panettone quindi per le undici lavoratrici che sono disperate, tenendo conto che nell’ultimo periodo hanno subito anche la riduzione delle ore e sono costrette a vivere con qualche centinaio di euro. “Si tratta di un affidamento per non interrompere il servizio, per tre settimane, in attesa del nuovo subentro della coop 2001”- spiegano da Palazzo San Francesco, anche se per procedere all’affidamento di 21 giorni mancherebbero ancora il visto tecnico e contabile. In realtà negli ultimi giorni il servizio si è praticamente interrotto senza contare che dal 31 ottobre le dipendenti della coop 2001 hanno lavorato senza la proroga, pur essendo assunte. “Le carte sono pronte e mercoledì andrò dall’avvocato”- annuncia il Segretario della Filcam Cgil della provincia dell’Aquila Luigi Antonetti- “non mi fermo e chiederò un nuovo incontro al Prefetto. Questo è un caso grave e deve avere ampia risonanza”.

Andrea D’Aurelio

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