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RIVISONDOLI – Non avrebbe accettato la fine della relazione sentimentale, stalkerizzando e maltrattando la sua ex con continui messaggi, giorno e notte, in privato e sui social, fino a costringerla a stravolgere tutte le sue abitudini e a lasciare perfino il posto di lavoro. Protagonista della vicenda è un 53 enne di Teramo che è stato raggiunto in queste ore dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, su richiesta della Procura della Repubblica che ha svolto l’attività d’indagine unitamente alla compagnia dei Carabinieri di Castel Di Sangro, guidata dal neo capitano, Giuseppe Testa. Sono stati proprio i militari a notificare il provvedimento all’indagato che ora non potrà più avvicinare la 30 enne, anche lei di Teramo. Dall’indagine è emerso che gli atti persecutori avvenivano a mezzo telefono e sui social, tramite continue chiamate e messaggi a sfondo minaccioso ed intimidatorio. Messaggi che venivano rivolti anche alle colleghe e alle amiche della persona offesa. Il 53 enne non si sarebbe mai recato di persona dalla vittima ma dalla messaggistica induceva la stessa a pensare che fosse lì e che potesse farle del male. Proprio per questo la donna aveva abbandonato il lavoro, ovvero una struttura ricettiva di Rivisondoli, poiché entrata in un forte stato di ansia dopo tre mesi di persecuzione, da giugno a settembre, senza soluzione di continuità. Procura e Carabinieri hanno inteso porre un freno alle condotte prevaricatrici dell’uomo con l’avvertenza che, in caso di inosservanza del provvedimento, finirà direttamente agli arresti.

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