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SULMONA – Al via i procedimenti disciplinari per il medico sulmonese coinvolto nell’inchiesta per concussione coordinata dalla Procura della Repubblica di Sulmona e dai Carabinieri del Nas di Pescara. A carico del 52 enne, arrestato nei giorni scorsi, si apriranno due filoni disciplinari, quello che fa capo all’Ordine dei Medici e quello della Asl, come conferma la stessa azienda sanitaria, spiegando che si tratta sostanzialmente di un atto dovuto. Il medico è stato scarcerato e posto ai domiciliari lo scorso lunedì, al termine di un lungo interrogatorio, nel corso del quale ha spiegato al giudice di aver effettuato una semplice prestazione professionale, al costo di 230 euro con tanto di partita Iva, somministrando una cura adiuvante dietro specifica richiesta di una paziente oncologica. Per il medico e  il suo legale, Massimo Zambelli, nessuna costrizione nè concussione, dal momento che in quel momento il 51 enne non agiva nemmeno in veste di pubblico ufficiale. Diversa la tesi dell’accusa secondo la quale il medico avrebbe somministrato una cura a pagamento,  senza alcun piano terapeutico a una paziente che sta affrontando cure salvavita, utilizzando addirittura un dispositivo medico risultato scaduto di validità. Le indagini faranno luce sul caso, tenendo conto che si stanno svolgendo accertamenti in ordine ai farmaci e ad eventali ulteriori episodi, come quello delle cure per Covid costate a un paziente sulmonese 1700 euro. (a.d’.a.)

 

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