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PRATOLA PELIGNA – Prima gli spari partiti da un’arma da fuoco contro due abitazioni in via XXIV Maggio e poi la rapina violenta nella villa di un imprenditore collocata in periferia. Il tutto nel giro di una settimana esatta. Due episodi scollegati tra loro ma pur sempre inquietanti per una cittadina come Pratola Peligna. Per questo il sindaco, Antonella Di Nino, chiede aiuto al Prefetto dell’Aquila, Cinzia Teresa Torraco. Nelle prossime ore ci sarà un primo passaggio istituzionale per addivenire all’istituzione di un tavolo, volto ad incrementare il livello di sicurezza nella cittadina. Si studieranno quindi meccanismi di controllo del territorio, anche nelle zone più isolate. Quanto alle indagini, sugli spari sono stati acquisiti i tabulati telefonici delle vittime e si sta indagando sulle celle telefoniche per scavare nella sfera personale e privata. Non si esclude il filone passionale, anche se l’attività investigativa non starebbe seguendo questa pista. Dei tre colpi esplosi, due sono finiti sulle facciate delle abitazioni prese di mira e uno è entrato nell’androne, fortunatamente senza conseguenze. Sulla rapina la Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un fascicolo contro ignoti. Diverse le ipotesi di reato: rapina aggravata, lesioni personali, violenza privata e porto abusivo di arma da fuoco. I sei malviventi, che sono entrati nel cuore della notte dalla porta principale della villa, conoscevamo bene la villa dell’imprenditore edile. Per cui si pensa ad un basista. Forse legato alla sfera professionale. L’ironia e la lucidità messe in campo dalla vittima hanno consentito di evitare una tragedia. Le indagini vanno avanti a tutto campo.

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