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SULMONA – “Già da domani lavoreremo ad un nuovo progetto al fine di riattivare e istituzionalizzare un Centro Studi Ovidiano, quale luogo di approfondimento e ricerca, per consentire di portare avanti una produzione scientifica ed appuntamenti culturali rilevanti, con cadenza periodica. E’ il nostro omaggio ad Ovidio, alla città e al professor Giuseppe Papponetti, vero artefice morale di tutto questo, consegnando ai giovani l’ inestimabile patrimonio immateriale che la storia ci ha donato e che abbiamo il dovere di coltivare anche come fonte di rilancio di questa splendida terra”. Nelle parole del sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, pronunciate nel corso della presentazione degli atti del convegno scientifico che inaugurò Ovidio 2017, viene sancita l’avvio della fase due del Bimillenario che si chiude fra luci e ombre ma con l’impegno di dar seguito a un centro di studio permanente da dedicare a Ovidio. Si sono susseguiti i saluti istituzionali del Presidente Vicario della Giunta regionale Giovanni Lolli e del sindaco di Ovidiu, George Scupra, città romena con cui Sulmona è gemellata. Si è entrato nel vivo della conferenza, poi, con gli interessanti interventi dei professori Paolo Fedeli (Università di Bari – Accademia dei Lincei), Gianpiero Rosati (Scuola Normale Superiore Pisa) e Gian Biagio Conte (Scuola Normale Superiore Pisa). Le conclusioni sono state affidate al professor Claudio Strinati, storico dell’arte, introdotto dalla professoressa Rosalinda Inglise docente presso l’Università Telematica San Raffaele Roma. Il convegno è stato moderato dallo studioso Fabio Maiorano. Ad arricchire la giornata: i contributi artistici degli studenti del Liceo Classico (Benedetta Cutarella, Alberto Angelone, Sara Terracciano, Beatrice Bonitatibus) e del Liceo Scientifico (Luigi Marrese e Flavio Di Fonso). Nel foyer del teatro sono stati esposti alcuni quadri inerenti l’opera ovidiana a cura dell’associazione Metamorphosis e 250 volumi di pregio su Ovidio a cura della Dmc “Terre d’amore” in Abruzzo.

Andrea D’Aurelio

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