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SULMONA – Tra prevenzione e fake news. Sale al 7%, in Abruzzo, il tasso di occupazione dei posti letto in area non critica, mentre quello relativo alle rianimazioni è fermo al 4%. I dati sono lontani dalle soglie da zona gialla, rispettivamente del 15 e del 10%. L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti è a 52, in linea con quella dei giorni scorsi. Per la zona gialla il dato deve essere superiore a 50 e contestualmente devono essere superate le soglie limite relative all’ospedalizzazione. Negli ospedali abruzzesi al momento sono ricoverate 95 persone, in aumento del 22% rispetto a una settimana fa e del 44% rispetto a due settimane fa. Sette i soggetti ricoverati in rianimazione: sono tutti non vaccinati, di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Tra i ricoverati in area non critica, invece, ci sono anche persone vaccinate, ma – spiegano alla task force regionale – si tratta di pazienti che senza vaccino sarebbero probabilmente finiti in rianimazione. La protezione del vaccino contro l’ospedalizzazione si è vista anche nel Centro Abruzzo con gli 11 ricoveri registrati nel mese di agosto, solo 3 dei quali vaccinati. I posti letto attualmente occupati sono 5. Intanto per il mese di settembre è prevista la riorganizzazione dei centri vaccinali. Sul territorio sarà probabilmente chiuso l’hub di Pratola dopo l’inoculazione di circa 800 richiami. Al momento si tratta di una semplice indicazione che non è stata ancora messa nero su bianco. Non sono mancati infine i contagi tra vaccinati, più che altro per l’annullamento delle misure di prevenzione, ma nessun caso grave  si è registrato. Come riferito nell’edizione serale di Onda Tg  e nella diretta sull’aggiornamento Covid, è da redimensionare il clamore sollevato intorno al focolaio dell’albergo di Opi dopo le dichiarazioni rese dal proprietario. Nessun mega contagio tra vaccinati. Al momento sono 20 i dipendenti dell’albergo che stanno affrontando la quarantena della struttura. Di questi 11 sono risultati positivi e solo 1 ha completato il ciclo vaccinale mentre un altro ha ricevuto una sola inoculazione. Peraltro sono tutti asintomatici o con sintomi lievi. Insomma fake e psicosi non servono per bloccare il contagio. Piuttosto occorre una doppia dose di vaccino e una nuova consapevolezza del rischio. (a.d’.a.)

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